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Order of Merit

Gli Insigniti 2021

Scopri le bio dei nostri insigniti, i fari dell’ospitalità Italiana nel mondo del bar, sicura fonte d’ispirazione professionale e non solo, nel pieno dello spirito di Order of Merit.
Uomini e donne che coniugano, ciascuno con la propria personalità, dinamismo, professionalità, iniziativa, storia contemporanea e l’inimitabile senso di ospitalità italiana famoso in tutto il mondo.
Complimenti a voi, eccellenze dell’Order of Merit 2021.

Dario Barbato

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Dario Barbato

Partito da un piccolo paese della Ciociaria, Ceprano, inizia la sua carriera nell’ospitalità come animatore nei villaggi Valtur in Calabria, al fianco di Rosario, un talentuoso capo animazione che da lì a pochi anni conosceranno in tutta Italia come Fiorello. Un maestro di approccio alla vita e alle eventuali difficoltà che essa stessa ci pone a dover affrontare per non rendere vani i nostri sogni.
Approda quasi casualmente in Sardegna, cogliendo la speranzosa opportunità di lavorare presso il Club Hotel di Baja Sardinia, dove conosce uno dei miei mentori, il Sig. Renzo Bon- giovanni insieme al quale gestisce il quasi allora inesistente bar nella piazzetta di questa famosa località balneare. Riconosciuti risultati sorprendenti, gli viene poco dopo affidato il ruolo di capo barman della struttura e del pianobar all’interno della stessa, il Casablanca. Dopo questa esperienza altamente formativa dal punto di vista professionale ed in particolare per la gestione delle relazioni, lavora come capo barman presso l’Hotel Luci de la Muntagna di Porto Cervo ed il Villaggio – Hotel Le Palme della Bagaglino Vacanze a Liscia di Vacca.
Si imbarca con la Cunard Line sulla Queen Elisabeth II come bartender, grazie alla quale New York e Southampton diventano località a lui familiari e al pari delle strade del suo paese nella lontana Ciociaria.
L’incontro alle isole Bermuda con un imprenditore lo colloca alla direzione del sushi bar sulla spiaggia di Elbow Beach ad Hamilton, per Mandarin Oriental Hotel Group.
Torna in patria, con una prima tappa a Riccione dove lavora in alcune delle più importanti discoteche della Riviera Adriatica, tra cui Villa delle Rose, Peter Pan, Paradiso e Altromondo. I successivi 10 anni li dedica alla loro direzione operativa e gestionale, occupandosi di HR, acquisti e accordi commerciali e di marketing. In questo periodo si alterna tra Riccione duran- te la stagione estiva e Madonna di Campiglio, presso il Des Alpes pianobar e discoteca, durante gli inverni, per poi traferirsi definitivamente a Riccione.
Spinto dalla voglia di rimettersi ancora una volta in gioco, sbarca a Londra come bar manager, per i successivi due anni, presso uno dei ristoranti della compagnia Individual Restaurants. Viene nominato poi head sommelier per il corporate office della stessa compagnia, a Manche- ster. Già sommelier AIS, diventa quindi group sommelier sempre per Individual Restaurants ed i suoi 42 ristoranti, occupandosi di staff training, selezione delle cantine e degustazioni dedicate. Consegue ancora il diploma WSET nel vino, l’ulteriore qualifica di sommelier presso la prestigiosissima Court of Master Sommelier ed è prossimo a completare il programma per ottenere il titolo di Master of Wine.
La continua formazione e la voglia di non fermarsi in relazione di ciò è una delle sue regole di vita, per poter essere sempre al passo con i tempi e con le evoluzioni delle abitudini e dei con- sumi della clientela; d’altronde, come ci ha insegnato qualcuno, gli esami non finiscono mai.

Flavio Angiolillo

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Flavio Angiolillo

Nasce a Roma, ma vive per 15 anni nella regione Francese del Périgord, nota anche come Dordogna. Lì, all’età di 16 anni, comincia a lavorare nella ristorazione in cucina.
Dopo numerosi viaggi per il mondo ed esperienze, tra le altre, ai Caraibi, Monaco Monte-Carlo e Londra, collabora con celebri nomi della gastronomia come Alain Ducasse e Gordon Ramsey.
Scopre successivamente, a Milano, il mondo della mixology, innamorandosene. Proprio a Milano inizia la sua attività imprenditoriale, aprendo il MaG Cafè e successivamente il pluri- premiato speakeasy 1930 Cocktail Bar, che nel 2019 è entrato nella classifica dei World’s 50 Best Bars, salendo al 25° posto nel 2020 e primo in Italia.
Dello stesso gruppo fa parte anche il Backdoor43, il cocktail bar più piccolo del mondo, dove i clienti possono vivere un’esperienza unica e “su misura”.
Flavio differenzia negli anni le sue attività partecipando anche a progetti di sviluppo liquoristi- co come con l’Old Sailor Coffee, il Ginepraio, noto anche come il primo gin prodotto in Tosca- na ed i Caroube Botanical Spirit e Maple Spirit, prodotti in collaborazione con le celebri Distil- lerie de Paris, ma anche con il distillato analcolico JNPR.
Nel 2016 ha dato vita con cinque soci provenienti dal mondo della mixology al marchio di spirit Farmily. Questo brand propone due particolari categorie di prodotti, i “botanical spirit”, creati appositamente per i bartender, e la linea “Farmily classic”.
Nel 2017 con il suo team ha aperto due nuovi locali: Barba e Iter. Nel 2020, in occasione dei 10 anni del MaG Cafè, inaugura l’ultimo tra i locali della compagnia, il MaG – La Pusterla. Nello stesso anno, con il suo gruppo, crea una joint venture con Mattia e Luca Vita, ultima genera- zione di una storica famiglia di distillatori dell’hinterland milanese, per dare vita a Dripstillery. Con questa nuova realtà inizia la produzione del già celebrato Bitter Fusetti.

Sandra Haruko Civieri

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Sandra Haruko Civieri

Nata in Canada, da mamma giapponese e papà italiano, cresce in Italia, sul Lago di Garda, dove si diploma all’Istituto Alberghiero di Gardone Riviera iniziando così il suo percorso professionale nel mondo dell’Ospitalità.
Dal Park Hotel Laurin di Bolzano alla breve ed intensa esperienza all’Adlon di Berlino, dopo un percorso in diverse strutture di prestigio in Alto Adige approda allo storico Caffè Pedrocchi di Padova come bar manager, fino ad arrivare in uno dei simboli dell’hôtellerie internazionale, vera e propria di ospitalità nel mondo, l’hotel Excelsior del Lido di Venezia, già flagship dell’indimenticabile CIGA Hotels e tutt’oggi luogo di riferimento della celebre Mostra del Cinema di Venezia.
In questi ambienti di lusso e prestigio forma lo spirito, la professionalità e l’attitudine all’acco- glienza e all’ospitalità.
Tra le barlady professioniste di spicco in Italia, si è distinta anche grazie ai titoli conquistati a livello nazionale ed internazionale. Premio AIBES Angelo Zola, titolo di Best Student e Eagle Award all’IBA JWC The Elite Bartender Course a Singapore, il più prestigioso corso di bar management a livello internazionale. E’ stata inoltre medaglia d’argento all’International Paissa Prize del Bacardi Martini Grand Prix oltre che rappresentante per l’Italia all’IBA Interna- tional Calvados Nouvelle Vogue in Normandia e all’Asia Pacific Cocktail Competition di Singa- pore. Vince infine la Illy Cocktail Competition di Venezia e rappresenta, ancora una volta, l’Ita- lia al concorso internazionale There Is No Cocktail Without Water, patrocinato dal John Whyte Club.
La spassionata volontà che pone studio e ricerca alla base dei suoi obiettivi di continua cresci- ta professionale e spirituale le permettono di rispondere con schietta sincerità alla domanda: Sogni? Ancora tanti: ad occhi chiusi e ad occhi aperti.

Luca Marcellin

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Luca Marcellin

Riassumiamo qui il suo Curriculum Vitae, partenendo da lontano, inizia nei bar del suo paesi- no per poi muoversi a Londra e sull’isola di Man. Subito dopo specializza il suo percorso negli Hotels 5 stelle, tra cui Pragelato Resort – A Leading Hotel of the World, Sarti group Melbourne, Castillo Hotel Son Vida a Palma de Maiorca, Grand Hotel Du Lac a Vevey, Pellicano Hotel e due stelle Michelin a Porto Ercole , The Jefferson Hotel a Washington ed infine Four Seasons Hotel Milano.
Tra le sue diverse partecipazioni in ambito di competition, oltre al titolo di vice campione alla Domaine de Canton International, ricordiamo tra le più importanti, il concorso Nino Cedrini, Nikka Perfect Serve Diageo World Class, Bacardi Legacy e Roses Cocktails Cup a livello internazionale.
Nel 2016 apre il suo primo cocktail bar e dopo 3 anni il secondo con la sua compagna Desy. In questo periodo ha collaborato per un anno come consulente di bar al Four Seasons Hotel Milano e diverse realtà appena nate. È stato docente alla Campari Academy e all’European Business School di Milano.

Roberto Di Pierno

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Roberto Di Pierno

Direttore capace, orientato ai risultati, con oltre 20 anni di esperienza professionale in attività di lusso e di alto profilo internazionale. Roberto considero l’investimento del tempo speso con gli ospiti il più importante strumento per eccellere nella professione.
Abile comunicatore, sincero e leader senza compromessi, gode di esperienza pluriennale nella costruzione e nella guida di team di successo, gestendo con disinvoltura operazioni su larga scala con risorse multiculturali.
Tra le sue esperienze più significative è doveroso ricordare il Delizie D’Uggiano a Parigi, il Caffè Gilli ed il Lefay Resort & SPA di Gargnano. Nel 2009 si sposta negli Emirati Arabi Uniti, presso l’Armani Hotel Dubai al Burj Khalifa, per poi tornare in Italia per l’apertura di Armani Hotel Milano. Nel 2013 diventa global food & beverage director della Giorgio Armani SPA e nel 2016 direttore esecutivo del Gruppo Valenza. Occupa il ruolo di direttore f&b per il cinque stelle lusso Falisia a Portopiccolo Sistiana e successivamente di general manager per il Gold Zanzibar Bech House & Spa, in Tanzania.
Oggi è il General Manager del leggendario Gilli a Firenze, dove è tornato.

Domenico Maura

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Domenico Maura

Romano di nascita, Domenico Maura, si appassiona fin da piccolo al mondo del bar. Diploma- to in Ragioneria, torna al primo amore diplomandosi anche all’Istituto Alberghiero Amerigo Vespucci di Roma. Inizia la sua avventura nel mondo dell’hôtellerie a Pomezia, alternando il lavoro a diversi corsi di perfezionamento nel mondo del bar. Parte per Londra per migliorare l’inglese ed il suo apprendistato.
Tornato a Roma partecipa in qualità di Bar manager all’apertura dell’Hotel Exedra, primo 5 stelle lusso della Boscolo Hotels. Sempre per la stessa catena cura la fase di start up dell’Hotel Aleph, uno dei primi 5 stelle di design in Italia. Successivamente lavora in alberghi del calibro di Marriott e Baglioni.
Si reca professionalmente in Spagna, a Budapest ed infine a Malta. Nel contempo completa la sua formazione frequentando master universitari sul management alberghiero, ottenendo anche un master in food & beverage alla Luiss di Roma. Viene richiamato a Roma per l’ape- rtura del Gran Hotel Via Veneto, nel cuore della strada della leggendaria dolce vita. Successi- vamente all’Aldrovandi Villa Borghese, riconosciuto albergo Leading Hotel of the World. Ricopre il ruolo di consigliere nazionale AIBES dal 2010 al 2013, dove diviene anche respon- sabile della commissione didattica nazionale. È formatore presso la scuola di alta formazione alberghiera per l’ente di formazione di Confcommercio.
Torna al Grand Hotel Via Veneto per il rilancio del bar e si sposta al Dorchester Eden di Roma. Oggi è bar & restaurant manager del Grand Hotel Parco dei Principi e SPA, uno dei più impor- tanti 5 stelle lusso di Roma.
Si occupa di formazione per AIBES e per altri enti regionali ed è professore di sala e vendita presso l’Istituto Leopardi di Roma.

Luca Pinna

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Luca Pinna

Nasce ad Iglesias nel 1974, da padre ferroviere e Madre casalinga, primogenito di 3 figli. Muove i primi passi dietro al bancone del Bar Caffè Ishar nel 1990. Resta con una certa conti- nuità nell’ambito professionale del bar per togliersi alcuni sfizi di gioventù, come la sua profon- da passione per le moto ed incuriosito comincia a rubare il mestiere con gli occhi.
Frequenta nel 1994 il primo corso per aspiranti barman ed il testo ”Destinazione Shaker” di Peppino Manzi diventa il suo libro di riferimento. Da qui approda come aiuto in un Hotel 4 stelle di Santa Margherita di Pula e 1996 passa all’Hotel le Dune di Ingurtosu con l’incarico di barman, dove resta fino al 1999 anche grazie agli insegnamenti del Colonnello Caroli, proprie- tario della struttura. In quegli anni si avvicina all’AIBES e passa successivamente all’Hotel Luci Della Muntagna a Porto Cervo come capo barman.
Per i successivi 10 anni opera come capo barman in diverse strutture della Costa Smeralda, come al Club Hotel di Baia Sardinia, all’Hotel Pellicano D’Oro e al Melia ad Olbia, all’Hotel Sporting, allo Yacht Club e al Bar Della Piazza di Porto Rotondo. Proprio al Melia di Olbia sarà il barman resident durante il concorso nazionale AIBES svoltosi nel 2005. Le stagioni invernali le trascorre invece in Trentino Alto Adige, a Londra e a Dublino.
Collabora successivamente per il gruppo di Flavio Briatore, presso il Billionare Sunset Lounge al Fairmont Hotel di Monte Carlo come club manager per poi passare al Twiga Cllub, sempre a Monaco dove diventa direttore del personale.
Nel 2016, complice l’arrivo con la compagna Anna del figlio Matteo diventa food & beverage manager al Club 39 di Monte Carlo del patron Ross Beattie.
Dal 2019 inizia la sua attuale esperienza come direttore della ristorazione “membre” allo Yacht Club del Principato di Monaco, presieduto da S.A.S. Principe Alberto II, dove dirige 2 ristoranti e 3 bar.
Conserva le peculiarità acquisite come barman per relazionarsi con la clientela e con lo staff. È tra i fondatori di ABI Professional.

Leonardo Veronesi

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Leonardo Veronesi

Oggi titolare del Rivabar di Riva del Garda, inizia nel 1990 lavorando in differenti attività ricetti- ve sulla sponda Veneta e Trentina del Lago di Garda. Parte successivamente per alcune esperienze all’estero tra Spagna, Germania, Olanda ed Inghilterra, dove inizia ad appassio- narsi sempre di più al mondo del bar. Rientro e lavora in diversi locali notturni dell’alto Garda. Nel dicembre del 1993 prende in gestione un locale storico a Riva del Garda ed inizia un percorso di formazione personale, tra studio ed esperienze lavorative, entrando a far parte di AIBES nel 1998, partecipando a numerosi concorsi e diventando formatore nel 2000.
È da sempre promotore del bere miscelato di qualità e della cultura dei drink a “chilometro zero”, collaborando con alcune aziende di spirit, prima tra queste la distilleria Marzadro, con cui promuove l’utilizzo della grappa nella miscelazione come relatore in Italia e all’estero. Nel 2013 inizia il suo personale progetto per la produzione del gin Luz con una distilleria alto- tesina, che entrerà sul mercato nel 2015. Nel 2017 inizia il restyling di questo prodotto con la distilleria Marzadro, uscendo nuovamente sul mercato nel 2018.

Rodolfo Maria Guidi

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Rodolfo Maria Guidi

Nato a Bolzano nel 1953 da una nobile famiglia veneziana, i suoi studi sono stati di taglio clas- sico. È coniugato e padre di due meravigliose figlie.
Appassionato di Formula Uno, grazie alla sua professione ha frequentato a lungo l’ambiente, ma solamente dopo essere stato in precedenza a sua volta corridore in auto e in moto. Indossatore per hobby e tifoso del “grande Torino”.
Esordisce nel mondo del lavoro nell’ambito alberghiero della sua famiglia, partendo dal ruolo di commis, sino alla qualifica di chef de rang, per poi concludere la carriera nell’ospitalità con il servizio militare.
Entra successivamente nel settore commerciale presso alcune tra le più importanti multinazio- nali della grande distribuzione, ricoprendo ruoli di alta responsabilità. Arriva così a dirigere per 25 anni il dipartimento relazioni pubbliche ed horeca di uno dei maggiori gruppi mondiali nel campo degli spirit.

Andrea Balleri

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Andrea Balleri

Classe 1975, si identifica da sempre con il motto “se nella vita ti vuoi migliorare, lascia che la curiosità sia sempre la tua priorità”
Inizia da un piccolo locale col timore fosse un lavoro banale, ma dove con piacere ed onore ha invece trovato un maestro esemplare che lo ha proiettato in un mondo professionale asso- lutamente travolgente, fatto di ospitalità, di arricchimento reciproco e di accoglienza, in cui ha sempre dato il meglio del meglio di se, senza mai pensare di non aver più nulla da imparare. Celebra la sua carriera anche grazie al primo posto nel 2001 al concorso nazionale AIBES Angelo Zola, nel 2002 con il titolo di Best Student all’IBA JWC The Elite Bartender Course a Singapore e, sempre nello stesso anno, con il primo posto assoluto all’International Paissa Prize del Bacardi Martini Grand Prix.
Nel 2009 vince il titolo di Barman dell’Anno al Concorso Nazionale AIBES ed il titolo di Miglior Sommelier della Toscana AIS. Nel 2012 è Professionista dell’Anno Solidus per AIS e nel 2013 è invece Miglior Sommelier del Vermentino AIS. Sempre nel 2013 si aggiudica il titolo di Miglior Sommelier d’Italia AIS ed è finalista lo stesso anno al Best Sommelier in the World WSA. Andrea Balleri in proposito ricorda di essere sempre stato spinto a competere tra se e se e mai tra lui e gli altri colleghi.
Partito come aspirante barman, percorrere e sale ogni gradino di un cammino professionale fatto di conoscenze che lo hanno infine indirizzato verso il mondo del vino, verso cui continua senza sosta alla scoperta di tutto ciò che con divertente creatività vuole ancora imparare, con l’attenzione al fatto che tutto e tutti, in questo viaggio, gli hanno insegnato qualcosa di nuovo. Ai prestigiosi alberghi in cui ha operato negli anni, ha affiancato una successiva e proficua esperienza come Direttore commerciale e oggi è brand ambassador di Contini 1898.
Con dedizione e costante studio ha pianificato obiettivi e tagliato i suoi traguardi in compagnia di un contagioso e vivo entusiasmo.
L’attenzione al dettaglio, l’eleganza di una parola garbata e la cura dei particolari chiudono il cerchio del suo profilo, come quando evidenzia l’armonia di un cocktail o restituisce l’emo- zione di consigliare un ottimo vino, vera musica di sottofondo per ogni giorno che lo gratifica per il tempo guadagnato ad imparare ancora di più e meglio. Come è stato ieri, come è oggi e come sarà naturalmente domani.

Massimo Salvatori

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Massimo Salvatori

Conosciuto da oltre 30 anni come “Massimino”, Versiliese DOC diplomato in ragioneria. Nato e cresciuto tra le colline di Pietrasanta e le spiagge di Forte dei Marmi, inizia il suo percorso professionali a livello stagionale proprio “al Forte”.
Si avvicina al mondo del bar al fianco di Giulio Gambino, allora capo barman della discoteca La Canniccia.
Passa successivamente al Caffè Morin con l’amico Loredano Ciambelli, responsabile negli anni 80 del locale. Si avvicina all’AIBES al fianco di Alessandro Mallegni, tra i più importanti relatori della didattica di allora dell’associazione.
Entra nel 1989 al Caffè Giardino come responsabile del bar e nel 1991 entra nella società di gestione del locale.
Nel 2009 trasloca questa realtà storica nella piazza principale di Forte dei Marmi e nel 2015 inaugura con i suoi soci storici La Cucina del Giardino, a pochi passi dal locale madre.

Stefano Cuoco

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Stefano Cuoco

Global managing director e chief operating officer di Mine & Yours Group, Stefano inizia oltre 20 anni fa dai capisaldi del mondo dell’ospitalità, crescendo mano mano con esperienze nella ristorazione e nell’ambito della gestione delle strutture ricettive.
Lavora per Hilton International, per Starwood Hotels, per Rocco Forte Hotels e per S.A. Karim al Husayni Aga Kahn in Costa Smeralda.
Ha incentrato successivamente la propria carriera imprenditorialmente, dando luogo alla propria azienda di gestione, eventi e sviluppo di concept per la ristorazione a livello internazionale e nel campo del lusso.
Oggi è alla guida di una start up Italiana naturalmente nel campo dell’ospitalità e già presente operativamente in Italia, Regno Unito, Stati Uniti e negli Emirati Arabi Uniti, a Dubai, per cui gestisce direttamente le relazioni con gli investitori ed i diversi team di gestione delle proprietà in relazione a nuove aperture e a progetti di riposizionamento, dalle strategie di vendita all’eccellenza operativa.
Responsabile, nel corso degli anni, di avviare con successo nuovi business a livello internazionale, coordinando multiple business unit e gestendo rapporti ad alto livello con aziende, sponsor e leader in vari settori ed istituzioni governative in diversi paesi. Coinvolto inoltre nell’organizzazione e gestioni di eventi riconosciuti a livello globale ed in diversi campi, dalla moda alla produzione di orologi di lusso, dal settore automobilistico alla vela ed ai cantieri navali per super yacht.

Leandro Serra

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Leandro Serra

Dopo oltre 40 anni di professione questo riconoscimento riempie di onore e di orgoglio il cuore di Leandro Serra, nato a Mogoro ma adottato dall’isola della Maddalena.
Dopo una serie di esperienze che lo vedono ricoprire anche il ruolo di bar manager in una struttura del gruppo Mercegaglia e, dal 1998, gestire il Cafè Madrau, apre il suo The Duke, tra i più affermati cocktail bar in Sardegna.
Curioso e tenace, appassionato e dal temperamento vivo, sostiene la crescita dei giovani che sprona a non arrendersi e a confidare nelle proprie capacità e a diventare abili comunicatori, facendo tesoro di ciò che il continuo confronto può lasciarci ogni volta. Non pago della propria esperienza maturata sul campo, continua un percorso di crescita che vede l’ospite al centro della sua professionalità.
In AIBES dal 1996, ha collaborato ai vertici regionali e nazionali. E’ amante del Martini e delle sue declinazioni più classiche.

Rocco Di Franco

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Rocco Di Franco

Nasce a Villa Santa Maria, ridente cittadina dell’entroterra abruzzese, nota patria di Cuochi e sede dell’antica e prestigiosa scuola alberghiera.
Appassionato di musica classica, letteratura e arte, interrompe gli studi in seminario, che riprenderà da adulto diplomandosi da autodidatta per poi trasferirsi a Roma. Quindicenne muove i primi passi nel pieno della Dolce Vita presso il Caffè Doney, gettando le basi di una carriera che maturerà esclusivamente sul campo.
A metà degli anni 60 inizia a lavorare presso l’Hotel Hilton, rimanendovi per quasi 25 anni, dove acquisisce un’esperienza completa ed internazionale, occupandosi di ciascuno dei bar presenti nell’albergo.
Rimanendo costantemente a contatto con la clientela e con l’ambiente cosmopolita dell’hotel, apprende fluentemente inglese, francese e spagnolo. Nel 1984 torna al Caffè Doney con il ruolo di primo barman e vice direttore.
Nel 1969, con tessera firmata da Angelo Zola, si iscrive all’AIBES e nel corso degli anni rico- pre le cariche di vice fiduciario, fiduciario e consigliere nazionale.
Nel 1978 comincia a gareggiare nelle competizioni ed il suo primo cocktail è Cracovia, in onore di San Giovanni Paolo II. Nel 1982, con il cocktail The Challenger, vince il concorso nazionale AIBES che lo porta a rappresentare l’Italia all’International Cocktail Competition, il concorso mondiale IBA, che vince nel 1984 con il cocktail Rheingold.

Alfio Liotta

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Alfio Liotta

Alfio Liotta è food & beverage manager al Villa Sant’Andrea – A Belmond Hotel, una delle più prestigiose strutture alberghiere di Taormina, in Sicilia. A lui è affidata la responsabilità della conduzione e della pianificazione di tutti i servizi di ristorazione e la verifica degli standard di qualità. Pianifica e gestisce strategie e attività del suo dipartimento, coordinando un team composto da 65 risorse, che operano suddivise tra un ristorante, tre bar e un reparto eventi, quest’ultimi spesso riferiti ad attività di vertice quali il G7 che si è tenuto a Taormina nel 2017. Dal 2014 al 2017 è stato bar manager del Grand Hotel Timeo – A Belmond Hotel, sempre a Taormina, dove nel corso degli anni ha saputo attuare un cambiamento nel modo di intendere il bar, valorizzando il classico in chiave moderna e contemporanea ed il suo Etna Spritz è stato incluso da Condé Nast Traveler tra i migliori 8 cocktail al mondo.
Annovera inoltre significative esperienze professionali all’estero tra cui presso il Badrutt’s Palace Hotel di St. Moritz, al fianco del grande barman Mario Dacomo, alcuni relais & chate- aux in Irlanda e Inghilterra e collaborazioni come guest bartender all’Hotel De Paris di Monte- carlo.
Numerosi i suoi corsi di specializzazione sulle soft skills, che gli hanno permesso di acquisire competenze nell’ambito della selezione e della gestione del personale. Ama instaurare un rapporto di fiducia con le proprie risorse, stimolarle con una leadership esigente ma friendly al tempo stesso. Ama viaggiare e le mete da lui scelte sono sempre fonte di ispirazione per il suo lavoro. Crede che il miglior modo per migliorarsi sia il confronto, per una ricerca continua di standard di qualità elevata e tailor made. Tra le destinazioni di viaggio più recenti, ci sono strutture alberghiere e ristoranti in Asia, Sud America, Europa.
Se il cibo e il buon bere sono punti fermi del bien vivre, altre sono le passioni da lui coltivate, come quelle delle due ruote, dei vinili, del cinema e dei sigari. Alfio è catanese e vive a Taormi- na. Oggi si sente fortunato di poter lavorare in Sicilia, nella sua terra, e poterla valorizzare come merita.

Sergio Aiello

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Sergio Aiello

Sergio Aiello, nella sua amata Calabria, opera nel mondo della ristorazione e dell’enterta- inment fin dal 1981. Insieme al fratello Maurizio hanno consolidato la loro impresa familiare come esempio di eccellenza nazionale. La professionalità che ha caratterizzato il loro lavoro gli ha permesso, fin dall’inizio, di sviluppare profonde competenze specifiche nel settore e l’esperienza ha portato i loro ospiti ad identificare il nome degli Aiello come un vero sinonimo di qualità locale.
Il loro business imprenditoriale si è focalizzato fin dagli esordi su di una linea “customer orien- ted”, concretizzando poco dopo il successo dell’apertura del primo autentico pub in stile ingle- se in Calabria, il “Free Pub”. Concept innovativo per l’epoca, da pioniere per il mercato di riferimento ha mantenuto un’incredibile leadership per lungo tempo sul territorio.
La crescita e lo sviluppo del numero delle attività gestite, con piglio sempre innovativo e origi- nale, hanno insieme consolidato uno sviluppo costante nel tempo. Nel corso di questi 40 anni di attività infatti, la progettualità ha visto focalizzarsi sempre di più su dinamiche di manage- ment capaci di cogliere non solo le opportunità che si presentavano, ma estendendo la propria prospettiva ad obiettivi sempre più ambiziosi, arrivando alla creazione di un hub di società operanti nel food & beverage, nel catering, nell’entertainment e sopratutto afferman- dosi anche in ambito turistico con l’apertura di alcune strutture ricettive.
La trasversalità delle competenze acquisite e l’insieme delle strutture gestite hanno contribui- to alla creazione di servizi “tailor made” che fanno tesoro dell’expertise aziendale acquisita guardando al mercato, creando collaborazioni imprenditoriali, di gestione e non solo, che durano ormai da tempo sia in ambito locale che nazionale.

Oscar Quagliarini

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Oscar Quagliarini

Nato a Roma nel 1978, lavora come bartender dal 1997. Ha frequentato numerosi percorsi di formazione professionale e master come l’Ichigo Ichie con Stanislav Vadrna, la Faux-Tropical Bar School con Beachbum Berry ed il corso di molecular mixology con Fernando Castellon a Lione.
In Italia ha lavorato, tra gli altri, a Il Dopo, al Juleps New York Bar, al Pravda, al Lacerba ed al Park Hyatt. È stato in Spagna e in Francia, dove ha collaborato all’apertura di Gocce, di Grazie, e di Herbarium a Parigi, ma anche in Africa occidentale tenendo seminari in Messico, in Russia, a Singapore, in Belgio, in Olanda ed in Germania a Berlino.
Ha collaborato come bartender per brand come Ardbeg, Beluga, La Maison du Whisky, Saga- tiba e Suntory.
Da Jerry Thomas ad Harry Johnson, fino ai contemporanei Schumann, Regan, Colin Field, Tony Conigliaro, ha studiato i grandi classici e le nuove tendenze del bere miscelato.
Adrià e Thierry Marx gli chef dai quali prende nuovi spunti. Annick Goutal, J.C. Hellena i maître par- fumeurs dai quali trova ispirazione.
Lavora con fiori, spezie e profumi. Ha pubblicato L’universo di OscarQ ed Herbarium volume 1 e volume 2.
Nel 2019 inizia la collaborazione presso il bar al 7° piano in Rinascente a Milano e ha infine aperto Le Garagiste, laboratorio di creazione di prototipi di profumi, liquori, vermouth e distilla- ti.
Lavora come naso creativo presso la multinazionale cosmetica Labottega.

Giancarlo Raschi

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Giancarlo Raschi

Giancarlo Raschi nasce e vive nella Repubblica di San Marino. Oggi è titolare della Royal Catering – Ristorazione Raschi San Marino.
Svolge il mestiere di barman da oltre 40 anni e dopo la scuola alberghiera lavora al Cluny american bar di Milano Marittima con Peppino Manzi. Entra in AIBES nel 1982 per poi fare successivamente parte del consiglio nazionale nel triennio 2014 – 2017.
Lavora a Londra, Davos, Losanna e Interlaken e parla Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo e Portoghese.
Nel 1984 lavoro con Tony Micelotta al Hotel Du Lac Et Du Parc di Riva del Garda e nel 1985 partecipò al IBA Training Centre in Portogallo dove venne eletto best student. Partecipa alla finale mondiale del Martini Grand Prix arrivando terzo assoluto.
Sempre nel 1985 si trasferisce al Beau Rivage di Losanna ed in quel periodo si iscrive alla SBU. Tre anni dopo diviene lo chef de bar del Grand Hotel Victoria Jungfrau di Interlaken. Nel 1988 rientra in Italia e lavora come capo barman al Grand Hotel di Cervia, occupandosi poi dell’apertura della discoteca Symbol a San Marino. Nel 1989 a Riccione apre invece il Grand Hotel Des Bains come capo barman, dove resterà 10 anni. In questo frangente parteci- po ad un corso di alta formazione per formatori organizzato dal Ecole d’Hotelliere De Lausan- ne, divenendo così un affermato relatore nelle scuole alberghiere di Rimini, Riccione e Seni- gallia.
Nel 1994 fonda insieme ad un gruppo di colleghi l’Unione Barman San Marino, occupando per 10 anni la carica di Presidente. La UBSM ha annoverato tra i suoi soci anche Papa Wojtyla. Apre così la sua società per la gestione diretta di eventi e locali, all’interno della quale occupa anche la posizione operativa di food & beverage manager.
Ha collaborato come consulente – formatore con aziende come Sirman, Fabbri 1905, Allied Brands e Fugar Produzione Spa.

Danilo D’Este

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Danilo D’Este

Danilo D’Este è stato un uomo innamorato della sua professione, a cui ha dedicato anima e corpo, svolgendo il suo ruolo con la massima professionalità e senza far trasparire troppe diffi- coltà, apparendo letteralmente nato per fare l’uomo di bar, il comunicatore, il confidente. Tra le essenziali caratteristiche del barman e per lui elementi di assoluta naturalezza.
Definito da sempre “gentiluomo d’altri tempi”, grazie alla sua preparazione, alla sua gentilezza e alle sue capacità.
Le sue esperienze di anni in giro per il mondo gli hanno permesso di accettato sfide difficili e di mettersi innumerevoli volte in gioco, aprendo locali e riportandone alcuni in auge, cogliendo entusiasmanti risultati caparbiamente e con il suo inconfondibile stile.
Una volta approdato allo YCCS – Yacht Club Costa Smeralda, al cospetto di S.A. Karim al Husayni Aga Kahn, lì passa gli ultimi 20 anni, evidenziando ancor più le sue doti massime in stile e professionalità.
Noto nell’industry nazionale fin dagli anni ’90 come “il barman dei barman” grazie anche al suo inconfondibile sorriso disarmante e accattivante. Ma ancor più sono state le sue indiscusse capacità tecniche e la disinvoltura con cui riusciva ad interloquire senza indugi passando dai rapporti con i personaggi dell’alta finanza ai consigli per i suoi più giovani collaboratori. Team leader naturale, non si può non ricordare la particolarità del suo tono della voce, sempre basso ma allo stesso tempo convincente e determinato.
Formatore di giovani ragazze e ragazzi che gli riconoscono il merito di maestro di professione e di vita e che anche grazie ai suoi insegnamenti hanno trovato gratificazione e successo nel mondo dell’ospitalità.
Danilo D’Este, in 45 anni di lavoro, è stato un uomo amato e stimato ed il suo ricordo vivrà nel cuore di tutti coloro che hanno incrociato il suo percorso e non solo, perché il suo nome resterà per sempre nella storia del mondo del bar in Italia.

Emilio Sabbatini

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Emilio Sabbatini

Dopo la scuola alberghiera a Spoleto e numerose stagioni estive nella riviera Romagnola, ha intrapreso la sua lunga carriera nella catena degli Hilton International Hotels, iniziando al risto- rante della struttura di Milano.
Trasferitosi in Germania al Duesseldorf Hilton, inizia il lavoro al bar presso il night club della medesima struttura. Come capo barman passa successivamente al Monaco Hilton e al Karl- sruhe Hilton, dove diventa bar supervisor.
Dopo l’esperienza in compagnia, rientra in Italia per l’apertura del Perugia Plaza Hotel come capo barman per poi spostarsi nel 1990, in concomitanza con i mondiali di calcio, al Park Hotel Ai Cappuccini di Gubbio come bar & congress manager.
Entra in AIBES sempre nel 1990 e nel 2015 in ABI.
Oltre ai successi nelle competizioni, ha ricevuto diversi importanti riconoscimenti, come dall’Ente del Turismo di Roma nel 1988, con la medaglia d’oro per l’accoglienza e nel 2019 da Solidus come professionista barman dell’anno.
Dal 2002 si dedica a tempo pieno come formatore professionale ed è iscritto all’albo ITS Umbria Academy. E’ inoltre consulente per le attività di bar e di catering.

Gino Silvano Evangelista

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Gino Silvano Evangelista

Direttore capace, orientato ai risultati, con oltre 20 anni di esperienza professionale in attività di lusso e di alto profilo internazionale. Roberto considero l’investimento del tempo speso con gli ospiti il più importante strumento per eccellere nella professione.
Abile comunicatore, sincero e leader senza compromessi, gode di esperienza pluriennale nella costruzione e nella guida di team di successo, gestendo con disinvoltura operazioni su larga scala con risorse multiculturali.
Tra le sue esperienze più significative è doveroso ricordare il Delizie D’Uggiano a Parigi, il Caffè Gilli ed il Lefay Resort & SPA di Gargnano. Nel 2009 si sposta negli Emirati Arabi Uniti, presso l’Armani Hotel Dubai al Burj Khalifa, per poi tornare in Italia per l’apertura di Armani Hotel Milano. Nel 2013 diventa global food & beverage director della Giorgio Armani SPA e nel 2016 direttore esecutivo del Gruppo Valenza. Occupa il ruolo di direttore f&b per il cinque stelle lusso Falisia a Portopiccolo Sistiana e successivamente di general manager per il Gold Zanzibar Bech House & Spa, in Tanzania.
Oggi è il General Manager del leggendario Gilli a Firenze, dove è tornato.

Carmine Lamorte

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Carmine Lamorte

della scuola alberghiera di Stresa Erminio Maggia, dove a dirigerla era Albano Mainardi.
Nel 1976 parte per l’Inghilterra. Nel 1977, a giugno, terminati gli studi ritorna in Inghilterra al Millstream Hotel prima e all’Avisford Park Hotel poi, dove rimane per un anno, alternando il ristorante al bar, per poi passare direttamente dall’Inghilterra a Sestriere all’Hotel Cristallo presso il bar diretto da Colombano Panigada detto Pany che sarà uno dei suoi maestri fino al 1979, rimanendo sempre con lui oltre che a Sestriere anche a Portovenere presso il Royal Sporting Hotel.
Negli anni 1978 e 1979 partecipa ai sue due primi Martini Grand Prix, uno a Stresa e uno a Sirmione, dove si fa conoscere ed apprezzare dal gota AIBES e IBA. Terminato il servizio mili- tare, a Maggio 1980, ritorna in Inghilterra sempre presso il Millstream Hotel di Old Bosham Chichester nel west Sussex, in qualità di 1° Barman dove rimane fino al febbraio del 1981, per passare in Germania per un anno fino al febbraio 1982 a Dusseldorf, prima presso il Brei- denbacherhof Hotel in Koenigs Halle e poi ad Esssen presso il nuovo Sheraton Hotel. A marzo del 1982, rientrato in Italia, inizia la stagione estiva presso il Villaminta Hotel di Stresa. Nel 1983 arriva un importante incarico che lo porta a diventare Capo Barman prima e F&B poi presso il Grand Hotel Majestic di Verbania Pallanza fino al 1987.
Nel 1984 viene iscritto all’AIBES dall’allora presidente Luigi Parenti che lo aveva conosciuto alla scuola di Stresa durante i 3 anni dell’IBA John Whyte Course dell’IBA, insieme a Nino Cedrini e Stefano Preti.
Nel 1987 è in Svizzera Crans Montana presso la Tour de Supercrans. A marzo 1988 inaugura l’american bar del nuovo Grand Hotel Dino di Baveno, il più grande hotel del Piemonte con oltre 450 camere, dove rimane per due anni fino al 1990 in qualità di capo barman.
Vince nel 1988 la finale mondiale del Martini Grand Prix e nel 1989 è finalista al congresso nazionale AIBES a bordo della motonave Danae.
Nel 1990 inizia un’attività di consulenza che lo porterà a svolgere aperture in diverse località in Italia e all’estero, oltre a diventare formatore in AIBES dal 1991, insieme a Gianni Caliman con cui collaborerà per molti anni. Nello stesso anno, insieme ad altri colleghi barman, fonda il Gruppo Nino Cedrini organizzando per oltre 20 anni il prestigioso Trofeo Nino Cedrini a Stresa.
Prima vice fiduciario AIBES al fianco di Tony Dimitrio, diventa fiduciario della sezione Lombar- dia dal 1994 al 2004, dando vita al celebre Circuito del Cocktail Lombardia. In quegli anni è bar manager del Land of Freedom di Legnano, il primo rock cafè d’Italia
Nell’anno 2004 è ingaggiato dallo studio Mauro Manni, che lo porterà ad essere insieme alla barlady Daniela Civardi in servizio come barman del Villaggio Italia ad Atene, dove vedrà l’exploit della campionessa Federica Pellegrini, figlia dell’amico barman Roberto.
Nel luglio 2005 viene eletto consigliere nazionale AIBES, entrando nel consiglio di ammini- strazione di Aibes Promotion dove prende l’incarico di amministratore delegato fino al 2008, negli stessi anni sarà nominato direttore dell’IBA Traning Centre di Orta San Giulio, sul lago d’Orta, per 2 anni. Lascia l’AIBES ed entra, poco dopo, a far parte del corpo docenti dell’Istitu- to Alberghiero Erminio Maggia di Stresa come docente tecnico di ristorazione e bar.
Porta avanti da moltissimi anni la sua scuola di bar CLprofessional, formando centinaia di bartender nel corso degli anni, molti dei quali tra i più noti ed attuali professionisti sulla piazza Italiana e non solo.

Francesca Mannis

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Francesca Mannis

Da sempre affascinata dagli spirits, specie quelli più irruenti, da domare a colpi di shaker e di mixing glass, parte del suo percorso di formazione professionale era già scritto e andava solo assecondato, ma il suo temperamento così poco incline alla rassegnazione di un unico scena- rio da esplorare, l’ha spinta a ricercarne degli altri, per non perdere l’entusiasmo per il nuovo e per la scoperta.
A vent’anni divento una barlady, avviando il suo primo locale e iniziando a studiare per laure- arsi successivamente in giurisprudenza. Mossa dalla voglia di mettersi alla prova e di mostra- re le sue capacità, ha iniziato a partecipare ai concorsi di settore, ottenendo diversi riconosci- menti.
Da diverso tempo ha iniziato un lungo percorso di presentazioni e seminari sull’analisi senso- riale e la preparazione di cocktail in Europa ed in rassegne enogastronomiche nazionali ed internazionali come il Salone del Gusto di Torino, Cucinare a Pordenone e Vinitaly.
E’ stata inoltre coinvolta per una monografia sul rum agli studenti dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, presso l’Alma Mater Studiorum dell’Università di Bologna, relato- re al Master di Enogastronomia ed Ospitalità, all’Accademia d’impresa C.C.I.A.A. di Trento, per “Il cioccolato Cibo degli Dei” in abbinamento con gli spirits e in food pairing a Londra. Oggi gestisce il Riva Restaurant & Lounge bar di Falerna. Si occupa di food and beverage pairings sul campo e lo racconta per alcune rubriche di settore. Ha scritto il suo primo libro “Storie da bere”, che svela il metodo che consente a tutti di capire se il prodotto che c’è nel bicchiere è buono o no, in maniera scientifica e non empirica.
È una consulente, formatrice e “gustorica”, una storica del gusto alla ricerca dei suoi scenari ancor più che della sua essenza stessa.
Protagonista e ambasciatrice della follia, quella che accende il sorriso di chi continua a cerca- re la logica dell’illogico, che spinge ad evitare l’ostacolo dell’omologazione al collaudato, per creare nuovi scenari e nuovi incontri da esplorare, oltre e più che da bere o da mangiare. All’interno di questo microcosmo che è la cucina (sia intesa, questa, come solida oppure liqui- da) ci sono una miriade di maestranze e di virtuosi, alcuni sono audaci interpreti, altri come me, timidi autori. Nel corso degli anni la passione per il cibo mi ha portato a sviluppare un con- cetto di cucina contemporanea per proporre nuovi sapori e nuove sensazioni.

Michele Di Carlo

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Michele Di Carlo

Nasce a Calitri (AV) nel 1959 e inizia l’attività nel settore turistico – alberghiero nel 1975. Nel 1987 vince il suo primo concorso ed entra a far parte dell’AIBES. Come capo barman, in asso- ciazione, seguono una serie di vittorie ai concorsi fino al 1995, quando lascio la scena delle gare dopo essere stato invitato nel 1994 come ospite d’onore per la preparazione dell’aperiti- vo dal gruppo Hiram Walker al Concorso Mondiale IBA di Montegrotto Terme.
Crea alcune delle modalità di consumo e campagne di presentazione al pubblico più cono- sciute degli ultimi anni, tra cui Chivas on the Sugar, Coca Cola Academy e Averna Womb, la cui peculiarità del rametto di rosmarino verrà ricordata in uno spot con Andy Garcia.
Ha collaborato alla diffusione di una cultura della degustazione del cioccolato con Amedei, Perugina e con Noalya, per un nuovo concetto, quello del cioccolato coltivato. Con Spumador invece collabora per il rilancio delle bibite storiche italiane, con Tassoni e Tomarchio nella rifor- mulazione delle loro ricette.
Da anni si occupo inoltre di filosofia del gusto e analisi sensoriale, con un peculiare e persona- le metodo oggetto di una tesi di laurea all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Conduce seminari e incontri di divulgazione della cultura italiana del gusto diretti agli operatori e al consumatore finale, anche all’estero, come in Austria, Germania, Repubblica Dominica- na, Svizzera, Francia, Regno Unito, Polonia, Russia oltre che presso le sedi istituzionali della C.C.I.A.A. Trento ed alcune Università in Italia.
E’ inoltre il coordinatore di alcuni tra i più noti concorsi nazionali dedicati all’arte della miscela- zione come Lady Drink e Challenge on Ice.
Ha collaborato allo sviluppo di prodotti leader sul mercato, come per esempio, Absolut 100 Proof e Burnett’s Gin con la allora Seagram’s, Nescafe per il cappuccino in bustina, Cubaney per l’Italia, Pratum, Gin Barmaster e Puro con Bonaventura Maschio, Vermut Riserva Carlo Alberto con Compagnia dei Caraibi e con Kranebet Botanic di Rossi d’Asiago.
Referente didattico e docente dei Master per Slow Food su birra e distillati, partecipa attiva- mente ad eventi di portata internazionale come il Mercatino del Gusto di Maglie, Mercatini della Terra e del Mare di Torre Guaceto ed il Salone del Gusto di Torino.
Oggi è Presidente del Classic Cocktail Club.

Sandro Moscardi

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Sandro Moscardi

Frequento l’Istituto Alberghiero di Abano Terme ed inizia la sua storia nel 1963 al Miramonti di Cortina d’Ampezzo come commis di sala per la stagione invernale.
Passa successivamente al Jolly di Trieste, al Serenella di Sestriere per poi approdare in Fran- cia, all’Imperial Palace di Annecy. Da Annecy a Parigi al Plaza Athénée, dove trova monsieur Bienvenue, conferenziere internazionale dei grandi alberghi. Per lui personaggio fondamenta- le, che lo raccomandò alla Tiberio Corte di Genova per imbarcarsi sulle navi da crociera. Prima però passa per la Svizzera, a Samedan, dove conosce al Bernina Hotel un grande collega, Gustavo Ferrari.
Nel 1968 è a bordo del Michelangelo e nel 69 sulla Leonardo da Vinci. Nel 1970 cambia com- pagnia e si trasferisce sulla Pacific Princess della Princess Cruises, nota anche come Love Boat e celebre per il sequel televisivo. Molti furono gli attori e cantanti a cui ha avuto modo di preparare i drink, tra cui Elisabeth Taylor e Richard Burton a Puerto Vaillarta ma anche Tom Jones e Ray Petty.
Nel 1973, dopo avere acquisito una buona esperienza e con una maggiore voglia di mettersi in proprio è ad un passo dal realizzare un suo sogno. Conosce sua moglie Lella all’Eurotel di Gardone Riviera e trova una modesta torrefazione in vendita a Salò, cittadina stupenda e ideale per viverci, che trasformerà in un bellissimo american bar. Ma la stessa Salò, con le sue tradizioni, non era ancora pronta ma Sandro anticipa i tempi proponendo Pina Colada, Mojito e Moskow Mule. La trasformazione del locale continua in un lounge e piano bar. Champagne, distillati di gran pregio e cocktail lo fanno diventare il luogo di ritrovo della clientela più raffina- ta. Perso tutto per uno sciagurato sfratto dopo 10 anni, Sandro e Lella ripartono con determi- nazione nel 1983 da un nuovo locale e grazie alla credibilità riconosciutagli portano il Feeling American Bar ad un livello quasi immaginabile per l’epoca.
Vince nel ’84, ’85 e ’86 il regionale AIBES. Nel 1986 si aggiudica anche il campionato naziona- le nella categoria long drinks con Sciarada al Billia di St. Vincent. Da quel momento, anche grazie a questa strategia di visibilità, incomincia il grande successo del Feeling.
Dopo la ristrutturazione del 2004, il Feeling si conferma un luogo per appassionati di spirits a tutti i livelli, con la sua cantina di distillati di valore internazionale.
Il Feeling ancora oggi, dopo 38 anni, è senza ombra di dubbio un punto di riferimento per la clientela del lago di Garda.
Come diceva un grande del cinema mondiale, Kirk Duglas,
-“Chi non vive la notte perde metà della sua vita”-
Sandro e Lella hanno fatto di questa massima, senza mai mollare, la loro icona.

Marina Milan

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Marina Milan

Classe 1966, nasce – professionalmente parlando – in Liguria, a Varazze, nello storico ameri- can bar La Tana di proprietà dello zio Anacleto.
Si alterna inizialmente tra cucina e bar per poi lanciarsi nella prima esperienza in proprio con il marito Mauro, aprendo a Pinerolo in provincia di Torino il bar El Cantinero e portando in questa cittadina il concetto di american e cocktail bar con un ottimo riscontro da parte dei clienti, molti dei quali divenuti successivamente amici.
Inizialmente non è stato semplice superare il primitivo concetto per cui la donna dietro il banco non potesse imporsi come dovuto a livello gestionale e operativo, ma determinazione e perse- veranza hanno resto Marina tra le prime donne in Italia ad essere riconosciute al vertice della professione.
In ambito associativo e non solo ottiene numerosi riconoscimenti, in passato in AIBES e ora in Abi, oltre che nelle manifestazioni di Bargiornale con il compianto Franco Zingales, parteci- pando anche alle attività del Classic Cocktail Club. Nominata negli anni, insieme al marito, barman dell’anno Diageo, gli viene inoltre riconosciuto il merito di Personaggio dell’Anno nella categoria barman per la rivista di settore Italia a Tavola. Con le partecipazioni al Donne e Liquori di Rodolfo Guidi ed al rinomato Lady Drink di Danilo Bellucci, collabora successiva- mente con Diageo, Fabbri1905 e Perlino, con una breve e piacevole parentesi nell’insegn- amento al CFIQ di Pinerolo.
Sempre a Pinerolo, da ormai 9 anni, con il socio Beppe Allasia ha aperto nella piazza del duomo il Remembeer – brew pub & more, concept che spazia dall’offerta di birre artigianali di produzione propria ai drink tra classici, twist e fancy. E la storia continua…

Daniele Chirico

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Daniele Chirico

Appena quindicenne, ancor prima di aver terminato la scuola alberghiera che concluderà nel 2000, affronta la sua prima significativa esperienza già nel 1998, presso il Grand Hotel Quisi- sana di Capri. Leggendario avamposto di ospitalità ed eccellenza.
Qui conosce il suo maestro, Paolo Ruggiero, barman AIBES oggi Benemerito e storico bar manager dello stesso Quisisana, a cui gli è grato per la passione che gli ha trasmesso, per i suoi insegnamenti sul reale significato dell’arte dell’ospitalità con quel particolare piglio nel guidare i propri ospiti nella scoperta della destinazione.
Dopo tre stagioni al Quisisana accetta l’incarico di barman al bar Tiberio, piacevole realtà di piazza dove si ferma per due anni passando successivamente per i seguenti tre anni, come referente, al lounge bar Pantarei, noto locale serale e night club.
Rientra nel mondo dell’hôtellerie di lusso al Capri Palace & Spa, nel ruolo di chef de rang ma dopo quattro stagioni ha l’opportunità di diventare il responsabile del bar del Clochard, rino- mato night club nel cuore di Capri, dove passa tre anni. Rientra, al fianco del fratello Antonio, bar manager, al Capri Palace e dopo tre anni viene incaricato come bar manager del Le Monzù dell’hotel Punta Tragara, prestigiosissimo cinque stelle lusso.
Oltre all’aspetto professionale, nel suo lavoro Daniele dà enorme peso e valore alle relazioni umane e all’empatia con i propri collaboratori, mettendo al centro del successo il lavoro di squadra.
A questo stile in divenire, pone in parallelo un sentimento spassionato e che adora trasmette- re ai propri ospiti, per la sua amata Capri. E poi c’è il concetto del viaggio, allo stesso modo a lui caro, esternato con viva passione anche nell’ultima drink list del Le Monzù, il “giro del mondo in 25 Cocktails”, un vero invito alla scoperta e all’esperienza.

Samuele Ambrosi

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Samuele Ambrosi

Classe 1978, capo carman, Consigliere Nazionale e Vice Presidente AIBES, è iscritto all’Associazione Italiana Barmen E Sostenitori dal 2000, senza mai lasciarla.
Tra i numerosi trofei si ricordano il titolo nazionale AIBES Angelo Zola, vinto nel 2004 presso Giardini Naxos, il titolo di Best Student e di Best Team presso l’IBA European Training Centre di Kalrovy Vary in Repubblica Ceca e sopratutto l’Eagle Award presso l’IBA JWC The Elite Bartender Course a Singapore nel 2005. In concomitanza vince anche la South Asian Cocktail Competition sempre a Singapore e nel 2008 si aggiudica l’IBA International Calvados Nouvelle Vogue in Normandia nel 2008.
Proprietario del celebrato Cloakroom Cocktail Lab e de La Pace, entrambi a Treviso, è inoltre a capo del Knowledge Hub nonché fondatore della GinRoom, anch’essi a Treviso. Formatore in AIBES è inoltre trainer per Campari Academy e per il loro percorso formativo Barmaster.
Consulente, tra le altre, per Campari Group SpA, Angostura Ltd, Paolo Lazzaroni & Figli SpA, Bevande Futuriste, Distilleria Nardini SpA ed è autore del best seller Anthologin, insieme a Maurizio Maestrelli, edito da Guido Tommasi Editore (Milano 2020).

Alexander Frezza

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Alexander Frezza

Nato a Londra ma Procidano di adozione, studia architettura abbandonando ad un passo dalla laurea per aprire con i suoi soci Vincenzo, Luigi e Francesco la Bar In Movimento, società di cocktail catering presto leader di riferimento.
Si specializza nei cocktail e persegue questa strada collaborando anche con realtà multina- zionali e brand per attività di advocacy, training oltre che come giudice.
Nel 2016 apre insieme ai suoi soci, a Napoli, L’Antiquario e tre anni più tardi il Platanos. Amante delle divise al bar, con gusti classici ma a volte stravaganti, oggi preferisce più lavora- re in sala che dietro il bancone.
E’ un riferimento di ospitalità e competenza dell’industry italiana contemporanea.

Luca Pirola

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Luca Pirola

Nato a Monza nel 1976, sagittario ascendente sagittario, sposato con due bimbe.
È il fondatore, nel 2006, del marchio Bartender.it. Nel 2009 crea il primo mixology magazine online italiano, insieme ad Agostino Perrone, Dario Comini e Dom Costa.
Con la capogruppo della holding, la TheBar srl, darà vita ad alcuni dei più importanti eventi di settore, come Agave Experience, un vero e proprio punto di riferimento del mercato beverage nazionale a cui si succedono format innovativi come Aperitivi&Co Experience e theGINday, che creano e stimolano la crescita della consapevolezza che il mondo del cocktail in Italia sta cambiando.
Un percorso fitto di successi, in cui la comunità italiana ed internazionale si riunisce, prende contatti, condivide e grazie al quale nascono numerose altre attività come theRUMday, theWHISKYday, Grappa Experience e Spirits Experience, manifestazioni di primissimo rilievo nel trade.
Nel mercato horeca dal 1994, Luca affronta svariate esperienze, da cameriere, responsabile di sala, bartender, bar manager, direttore ed ancora formatore, per poi passare ad essere anche responsabile vendite, consulente, project manager, dimostrando così una profonda conoscenza del mercato beverage nazionale e non solo.
È titolare del Cinc di Brera a Milano dal 2011, un elegante bistrò e cocktail bar nel cuore della città con un grazioso dehors in una splendida cornice storica.
Il suo gruppo societario comprende anche una partecipazione nel famoso Nottingham Forest, oltre alla gestione del marchio catering TheBar.it, della Bottega Liquori&Spiriti con l’online ed il negozio, della Think Fluid, il nuovo brand di consulenza operativa e strategica sempre nel settore dell’ospitalità e della Liquors&Spirits, company operativa e depositaria di mandati e licenze, oltre che agenzia di vendita e rappresentanza.
Onorato e felice di ricevere un riconoscimento così prestigioso che viene reso ancor più spe- ciale dalla considerazione e dal rispetto della professionalità del suo creatore, Danilo Bellucci, un uomo ed un professionista a cui spesso si è ispirato e che stima molto.

Antonio Della Croce

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Antonio Della Croce

Nato a Bolzano, dopo gli studi alberghieri inizia il suo percorso professionale tra varie località turistiche di montagna e di lago. È uno dei soci fondatori di ABI Professional.
Definisce da sempre “illuminante” l’incontro con l’attuale presidente IBA Giorgio Fadda, che lo accoglie e lo guida per alcuni anni, dimostrando capacità che lo porteranno ad entrare in AIBES e a distinguersi nelle competizioni, tra cui – su tutte – il Martini Grand Prix, con il titolo del 1994.
Alcuni anni dopo si ritrova alla guida del rinomato Laurin Bar del Park Hotel Laurin di Bolzano, portandolo ad essere nel corso degli anni un punto di riferimento dell’ospitalità e della cultura del bere a livello nazionale.
Oltre al premio Paissa, si riconosce per i successi internazionali, tra cui al concorso per cocktail dietetici di Evian e alla Taiwan Cocktail Competition).
Il suo percorso di formazione lo ha visto titolato dei corsi internazionali, sotto l’egida dell’IBA, EDC di Karlovy Vary ed il Training Centre a Singapore.
Amante dello Champagne e di 007, coniuga il termine “Bond-vivre” quale filosofia di vita.
Si trasferisce ad Abano Terme presso l’Abano Grand Hotel, unico 5 stelle lusso della provincia di Padova, trasformando il bar in un vero e proprio Bond Point, grazie all’organizzazione di eventi legati alla spia più famosa del mondo e alla creazione di uno Champagne corner di respiro internazionale.

Tommaso Ondeggia

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Tommaso Ondeggia

Tommaso Ondeggia, classe 1980 pugliese di Martina Franca, si diploma come cuoco alla scuola alberghiera di Castellana Grotte nel 1998.
Dopo il militare a Trieste, inizia subito la gavetta nei resort pugliesi come commis di sala. Prima di approdare a Londra nel 2004, alterna le stagioni invernali ed estive tra il Palace Hotel di Gstaad, l’hotel Du Cap Eden Roc in Francia e il Richemond Hotel di Ginevra, dove impara il francese e la ristorazione classica d’oltralpe.
Nel Regno Unito trascorre cinque anni prima al due stelle Michelin Le Gavroche’ dallo chef Michel Roux Jr e il general manager Silvano Giraldin con la mansione di maître d’hotel e poi come supervisor al Galvin at Windows Bar di Mayfair.
Nel 2009 si trasferisce a Firenze e viene assunto al Four Seasons Hotel dove lavora come line staff prima e poi come responsabile di reparto al room service. Viene promosso come stewar- ding manager nel 2015 imparando la gestione dei costi operativi dell’hotel. Banqueting mana- ger nel 2017, impara l’attenzione ai dettagli e l’importanza dell’organizzazione della parte eventi.
Nel settembre 2018 viene promosso a bar manager dell’iconico Atrium Bar.
Tra il 2015 e il 2017 fa inoltre parte della task force nelle aperture dei Four Seasons Hotel a Mosca, Johannesburg e Megève.
La formazione a tutto campo tra il front of house ed il back of house dell’hotel, l’interesse per i vini e i distillati, la passione per l’ospitalità e la voglia di imparare sempre nuove cose lo rendono fortemente convinto che alla base dei risultati ci sia sempre e comunque un grande lavoro di squadra.

Guglielmo Miriello

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Guglielmo Miriello

Nato nel 1980 a Crispiano, piccola cittadina pugliese, Guglielmo Miriello ha sempre amato utilizzare ingredienti in cucina, cercando di rivisitare le ricette tradizionali con un tocco con- temporaneo.
Dopo la scuola alberghiera, scopre la sua passione per il bar e la mixology e si trasferisce prima a Trieste e poi a Milano. Si fa subito notare nella scena Milanese dove, per più di 14 anni, affina la sua tecnica dietro il bancone dei bar più prestigiosi della città, da quello del Bulgari Hotel fino all’Excelsior Bar. La sua abilità di miscelare ingredienti in cucina si manife- sta anche nei cocktail e grazie alla sua personalità si mostra capace di interpretare i gusti della clientela, creando il cocktail perfetto per ogni cliente.
Nella carriera di Guglielmo non sono mancate anche importanti esperienza all’estero, tra cui a Shanghai, dove lavora come bar Manager allo Sugar Bar dello stellato Maison Pourcel. Rispetto per il cliente, ospitalità, qualità degli ingredienti, attenzione ai dettagli e personalizza- zione, questo il mix che caratterizza Guglielmo.
Diversi anche i riconoscimenti personali: vince la selezione italiana di Diageo World Class Diageo nel 2011 e partecipa alla finale a Nuova Delhi come rappresentante dell’Italia. Si aggiudica invece l’anno precedente un posto tra i 10 finalisti dell’Innovative Drink of the Year Contest tenutosi a New York nel 2010.
Dal 2013 è nuovamente a Milano, nel Dry bar prima e alla guida del bar di Ceresio7 poi. Qui, grazie all’intesa con lo chef Elio Sironi, aggiunge creatività ai suoi drink, fondendo la carta del bar con le proposte culinarie e sperimentando con ingredienti presi in prestito dalla cucina.

Giuseppe Gallo

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Giuseppe Gallo

Giuseppe è uno dei più riconosciuti mixologist a livello internazionale, con una caratterizzante passione per la cultura del bar ed una invidiabile competenza nel mondo dei drink.
Ha operato negli ultimi 20 anni nelle più svariate declinazioni dell’hospitality business, occu- pando anche il ruolo di global brand ambassador per una tra le più importanti aziende produt- trici di vermouth. È stato insignito nel 2014 con il titolo di Best International Brand Ambassador per Tales of the Cocktail a New Orleans.
Dopo aver lasciato la costiera amalfitana, rafforza la sua esperienza internazionale e consoli- da le sue competenza grazie alla passione per la mixology e alle sue radici italiane
Con il suo ruolo in Martini & Rossi, Giuseppe ha avuto un ruolo fondamentale nel rafforzare l’odierna considerazione globale della categoria dei vermouth.
Giuseppe ha ottenuto un’importante reputazione nell’industry anche come contributor per alcune delle più importanti testate del trade internazionale e non solo, come The Sunday Times, CLASS, Imbibe, Vanity Fair, Wall Street Journal e PEOPLE.
Recentemente Giuseppe ha supportato lo sviluppo della piattaforma DrinksTube di Jamie Oliver, oltre che il rilancio della proposta drink per i ristoranti italiani dello stesso Oliver nel Regno Unito, nel 2015.
Giuseppe è un giudice membro del comitato internazionale ai Tales Awards ed è considerato uno dei più importanti esperti al mondo di vermouth e amari, promuovendo attraverso Italispi- rits la cultura Italiana del bere nel mondo.
A Settembre 2016 ha creato e lanciato Italicus – Rosolio di Bergamotto, ristabilendo una cate- goria di aperitivi ormai dimenticata e aggiudicandosi già nel primo anno il titolo di Best New Spirit Of The Year all’annuale edizione di Tales of The Cocktails oltre che il premio come prodotto innovativo dell’anno ai Bar Awards europei.
Ad Ottobre 2019 ha infine inaugurato il Roma Bar Show, raggiungendo un successo interna- zionale già alla prima edizione, con oltre dodicimila visitatori in soli due giorni.
Oggi Giuseppe lavora a stretto contatto con quei giovani imprenditori dell’industry per aiutarli a creare e lanciare nuove start up con la sua expertise.

Carlo Ottaviano

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Carlo Ottaviano

Siciliano, giornalista professionista dal 1979, vive a Milano. Per il quotidiano Il Messaggero segue oggi il settore agroalimentare curando, tra l’altro, ogni settimana la pagina del martedì dedicata al gusto e la domenica il focus economico sull’agroindustria.
Collabora con il mensile Cucina Italiana. In relazione ai temi culturali collabora invece con il mensile, di cui è stato anche direttore, Leggere:Tutti oltre che con l’edizione siciliana del quoti- diano La Repubblica.
Nell’ambito del food & beverage è stato tra l’altro a Roma direttore editoriale del Gambero Rosso e a Milano direttore responsabile di Vie del Gusto, edito all’epoca da Rizzoli – Corriere della Sera.
A Montecatini Terme è stato inoltre incaricato alla direzione del festival nazionale Food & Book, dedicato alla cultura del cibo.
È autore di diversi studi e volumi sull’agricoltura e l’alimentazione. Con Manfredi Barbera ha pubblicato “Olio Nostrum”, sulla storia dell’olio nel Mediterraneo edito da Agra (Roma 2016) con prefazione di Oscar Farinetti. Per il Gruppo Banca Bpm nel 2017 ha curato il volume – strenna edito da Sagep (Genova) “Pasta in tavola”, sulla storia e le tradizioni del cibo più amato dagli italiani.
Con la figlia Giulia ha scritto “I luoghi e i racconti più strani della Sicilia” edito da Newton Compton (Roma 2018) con ampi capitoli sulle tradizioni enogastronomiche dell’isola. Alcuni suoi documentari TV sono stati proposti anche all’estero.